Pseudonimo del regista tedesco Friedrich Wilhelm Plumpe, originario di Murnau, piccola cittadina nei pressi di Bielefeld, in Vestfalia. Allievo di M. Reinhardt, esordì con Nosferatu il vampiro (1922), che molti critici considerano come uno dei capolavori del cinema espressionista. Meno importanti, ma dello stesso genere, sono i due film Phantom (Fantasma) e Der brennende Acker (Terra fiammeggiante), anch'essi realizzati nel 1922. Nel 1923 girò Austreibung (Espulsione) e nel 1924 realizzò un altro dei suoi capolavori espressionisti: Der letzte Mann (L'ultimo uomo, conosciuto in Italia con il titolo L'ultima risata), interpretato dalla star del cinema muto Emil Jannings. Del 1925 è Tartufo, nel quale la vicenda di Molière viene ambientata nell'epoca contemporanea e del 1926 è la riduzione del Faust di Goethe. Chiamato a Hollywood dalla casa di produzione cinematografica Fox nello stesso 1926, nel 1927 terminò di girare Aurora, al quale fecero seguito nel 1928 The Four Devils (I quattro diavoli) e nel 1930 City Girl (La ragazza di città) e Our Daily Bread (Il nostro pane quotidiano). Nel 1930, dopo aver rotto il contratto che lo legava alla Fox, divenne egli stesso produttore e realizzò la sua ultima opera: Tabù. Una settimana prima della presentazione del film, l'11 marzo 1931, morì in un incidente automobilistico.
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