GESTAPO
Geheime Staatspolizei ("polizia segreta di Stato").
Lo scopo istituzionale di questo organismo era quello di indagare sugli oppositori politici, reali o potenziali, del regime nazionalsocialista. Fondata da Hermann Göring nel maggio 1933 per attuare la "legge sulla riorganizzazione della burocrazia" (si trattava della legge che escludeva dagli uffici pubblici tutti gli appartenenti a partiti ed organizzazioni politiche avverse al NSDAP), emanata il 7 aprile dello stesso anno, nel Land prussiano, l'organizzazione estese la propria azione all'intero territorio nazionale a partire dal 1934. La Gestapo operava sotto il diretto controllo del capo delle SS, Heinrich Himmler, che nel giugno 1936 ottenne la direzione di tutti gli organi di polizia tedeschi, che da quella data vennero ripartiti in tre distinte amministrazioni:
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Gestapo (che a partire dal 1944 assorbì anche l'Abwehr, cioè il servizio segreto militare);
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Ordnungspolizei (polizia d'ordine), con compiti di repressione del crimine comune;
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Sicherheitspolizei (polizia di sicurezza), con compiti di repressione dei crimini cosiddetti "sociali" ("giudaismo", appartenenza al Scheinvolk degli zingari, appartenenza alla setta dei Testimoni di Geova, negligenza sul lavoro, mancata conformazione allo "stile di vita" del regime, ecc.).
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S.A.
Sturm Abteilungen ("squadre d'assalto").
Fondate da Ernst Röhm nel 1921, sino al 1934 furono la principale milizia paramilitare del NSDAP, ampiamente utilizzata nel periodo della lotta per la conquista del potere allo scopo di terrorizzare gli avversari politici e di attribuire al partito una visibilità pubblica e un'immagine di forza ben organizzata. Nel 1922 le SA contavano circa 6000 uomini ed erano strutturate in reparti comandati da ex-ufficiali dell'esercito regolare. Nel gennaio 1923 il comando generale delle squadre venne assunto da Hermann Göring, che le utilizzò per il tentato putsch del novembre dello stesso anno. Nel 1931 il comando delle SA venne nuovamente affidato a Röhm, che riuscì a consolidarne notevolmente la struttura, anche in conseguenza dei crescenti consensi che il NSDAP riusciva ad ottenere in tutta la Germania: nel 1933, al momento dell'ascesa al potere del partito, le SA contavano oltre 3 milioni di militanti e lo stesso Röhm divenne ministro del primo governo Hitler.
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S.S.
Schutz-Staffeln ("Squadre di protezione").
Fino al giugno del 1934 furono un corpo integrato nelle SA, poi divennero la sola milizia di partito del NSDAP, alla quale vennero attribuiti compiti di polizia generale. L'organico delle SS raggiunse il numero di 200.000 uomini.
Dopo l'eliminazione, nel giugno del 1934, dello stato maggiore delle SA e dopo l'incorporamento delle SA nelle SS, queste ultime assunsero un ruolo primario nel partito nazista e nello Stato. Già alla fine del 1934 vennero suddivise in tre tipi di formazioni distinte:
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Allgemeine SS (non specializzate), con compiti generici;
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Verfügungs SS (a disposizione dei capi del partito), che aveva compiti di protezione dei gerarchi nazisti; e
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SS Wacherbände (di vigilanza), che avevano compiti di polizia segreta e di gestione dei campi di concentramento. Queste ultime assunsero nel 1935 il nome di SS-Totenkopfverbände (unità "teste di morto"). La scelta stessa del nome Totenkopf (teschio, testa di morto), dovuta allo stemma che distingueva gli appartenenti a questo distaccamento, evoca in modo eloquente le finalità del sistema concentrazionario da questi amministrato: seminare il terrore, utilizzando qualunque mezzo, anche il più brutale, nei confronti dei "nemici" del Terzo Reich.
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All'inizio della seconda guerra mondiale, infine, vennero create le
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Waffen SS (SS combattenti), che vennero affiancate all'esercito regolare (Wehrmacht) e che reclutarono volontari anche nei territori occupati dai Tedeschi.
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Einsatzgruppen
"Gruppi d'operazione".
È il nome dato, nel corso della seconda guerra mondiale, ai reparti delle SS, istituiti nell'estate del 1941, specializzati nelle "azioni" contro gli ebrei, dapprima in Unione Sovietica, poi negli altri territori dell'Europa orientale occupati dai tedeschi. I criteri di arruolamento in questi speciali distaccamenti, formati da uomini provenienti dalle diverse forze della polizia tedesca, erano per lo più casuali: un particolare, questo, che secondo lo storico Léon Poliakov è molto significativo, in quanto non si trattava di uomini con particolari tendenze sadiche e sanguinarie,
"ma di una selezione media, rappresentativa del corpo di polizia tedesca nel 1941” [
Poliakov (1955)
, p. 167].
Questa tesi, peraltro, ha trovato in anni più recenti una conferma storiografica importante, grazie allo studio dello storico Christopher R. Browning sul Battaglione 101 della
Ordungspolizei che operò in Polonia tra l'estate del 1942 e la fine della guerra, uccidendo complessivamente 38.000 ebrei e deportandone 45.200 nei campi di sterminio [cfr.
Browning (1995)]. Gli Einsatzgruppen erano quattro: quello denominato "A" era comandato dal generale delle SS Stahlecker, il "B" dal generale SS Nebe, il "C" dal generale SS Thomas e il "D" dal generale SS Ohlendorff. Ciascun gruppo, suddiviso in Einsatzkommandos, comprendeva dai cinquecento agli ottocento uomini e possedeva una propria area geografica di competenza. l'Einsatzgruppe "A", al seguito dell'armata della Wehrmacht comandate dal generale von Leeb, doveva occuparsi delle repubbliche baltiche (Estonia, Lettonia, Lituania) e della Russia nord-occidentale; l'Einsatzgruppe "B", al seguito dell'armata del generale von Bock, operava in Bielorussia e nella Russia centro-occidentale; l'Einsatzgruppe "C", al seguito dell'armata del generale von Runstedt, operava in Ucraina; l'Einsatzgruppe "D", infine, era stato costituito allo scopo di seguire un'armata che avrebbe dovuto avanzare oltre il Caucaso (operazione che non riuscì per la strenua resistenza sovietica a Stalingrado) e aveva come propria zona di riferimento la Crimea e l'area del Mar Nero.
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RSHA
Reichssicherheitshauptamt ("Ufficio Centrale per la sicurezza del Reich").
È la denominazione dell'ufficio, istituito nel 1939, che dirigeva gli organismi di polizia. Esso coordinava l'attività di circa 500.000 uomini, che ebbero un ruolo esecutivo importante nelle operazioni di sterminio degli ebrei, soprattutto nei territori dell'Est Europa occupati dall'esercito tedesco.
Il RSHA coordinava le seguenti forze di polizia:
DENOMINAZIONE
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UOMINI IN ORGANICO
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Sichereitspolizei
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[polizia di sicurezza]
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60.000 circa, di cui:
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Gestapo
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[polizia politica segreta]
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45.000 circa.
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Kriminalpolizei (Kripo)
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[polizia criminale]
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15.000 circa.
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Sichereitsdienst (SD)
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[servizio di sicurezza]
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6.000 circa.
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Ordnungspolizei
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[polizia d'ordine]
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250.000 circa, di cui:
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Schutzpolizei
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[nelle città]
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100.000 circa
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Gendarmerie
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[nelle campagne]
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100.000 circa
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Truppenverbände
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[unità mobili]
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50.000 circa
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Il RSHA ebbe un ruolo burocratico decisivo nello sterminio degli ebrei, poiché da esso dipendevano gli Einsatzgruppen e, più in generale, da esso dipendeva il coordinamento delle operazioni di massacro, che vennero materialmente compiute, indifferentemente, dalla Ordnungspolizei e dalla Sichereitspolizei.
La direzione del RSHA venne affidata nel 1941 Reinhardt Heydrich, già capo della Sichereitspolizei (dal 1934) e della Gestapo (dal 1940). Dopo la sua uccisione, nel 1942, da esponenti della resistenza ceca, il comando del RSHA passò a Kaltenbrunner.
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